Chi sono

Terapeuta cognitivo-comportamentale a Bari

Oggi operativa presso il suo studio privato di Bari, la dottoressa Giuseppina Grazioso nasce come terapeuta cognitivo-comportamentale. Si è specializzata presso la Scuola di Specializzazione di Terapia Cognitivo-Comportamentale di Roma del prof. Paolo Meazzini, suo docente nel corso di laurea svolto presso l'Università la Sapienza di Roma. 

Sempre alla ricerca del significato profondo di "cura della mente e dell'anima umana", la terapeuta approda, attraverso una formazione costante, alla conoscenza dell'approccio Rogersiano dell'ascolto empatico e dell’amore Incondizionato. 

Successivamente implementa nel suo bagaglio di competenze anche la terapia sistemico-relazionale, che si nutre di paradosso, doppio legame, ruoli e metafore.

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Gestalt Therapy

La terapeuta cognitivo-comportamentale dello studio di Bari vanta una consolidata esperienza nell’ambiente scolastico, ed è proprio stando a stretto contatto con bambini, ragazzi e devianza minorile (come referente comunità terapeutica per tossicodipendenti) che si avvicina al mondo delle emozioni espresse e non espresse e si dirige verso la Gestalt Therapy, che le permette di intravedere quell'inconscio emotivo che la ragione supportata dall'ego nega e divora.
dottoressa Grazioso

Come lavora la psicoterapeuta 

Presso il suo studio di Bari la dott.ssa Grazioso utilizza diverse metodiche che ha avuto modo di apprendere nel corso del tempo, grazie al suo costante aggiornamento. Tra le diverse tecniche impiega, per esempio, i giochi di ruolo, “sedia che scotta e la sedia vuota”, le polarità e il “mi racconto da protagonista si diventa osservatori”, che consente, a partire dalla percezione di vittima, di aprire finalmente lo sguardo sulla nostra possibilità di scegliere e determinare un cambiamento di rotta verso la consapevolezza e la trasformazione dei propri vissuti ansiogeni e bloccati sulla soluzione dei problemi piuttosto che su una nuova percezione del proprio essere, sentire e vivere.
Si apre così il sipario sulla possibilità che i traumi e le ferite diventino “risorse” per permettere, simbolicamente, alla fenice di rinascere dalle sue ceneri, dove nulla è affidato al caso e le proprie esperienze diventano la possibilità di fare il salto per approdare come Ulisse alla sua Itaca.

Contattate la terapeuta cognitivo-comportamentale per fissare un incontro

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